Prevenzione Salute in età Evolutiva

Attività Fisica in Infanzia e Adolescenza

Dal 31 agosto al 2 settembre 2022 si è svolta in Francia, a Nizza, l’11sima Conferenza di HEPA Europe, il network europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la promozione dell’attività fisica per la salute (European network for the promotion of health-enhancing physical activity). L’OMS/Europa è da anni impegnata a sostenere e rafforzare il riconoscimento dell’attività fisica quale determinante di salute e, proprio nell’ambito della Regione europea dell’OMS è stato istituto nel 2005 il Network HEPA Europe, le cui attività si fondano sui policy statement dell’OMS e sui corrispondenti documenti prodotti dalla Commissione Europea. La sua mission è quella di fornire uno spazio di confronto per il progresso della ricerca e delle politiche volte per migliorare la salute e il benessere in tutta la Regione europea dell’OMS. (https://www.epicentro.iss.it/attivita_fisica/conferenza-hepa-2022). Inoltre, HEPA Europe si muove in linea gli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e con il Piano d’azione globale per l’attività fisica 2018-2030 dell’OMS (https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/272722/9789241514187-eng.pdf?sequence=1&isAllowed=y)

L’obiettivo della Conferenza è stato quello di coinvolgere molteplici stakeholder come policymaker, professionisti, ricercatori e cittadini, per confrontarsi vis-à-vis sul tema della promozione dell’attività fisica per la salute. I diversi temi affrontati che rientrano nella promozione dell’attività fisica:

  • le politiche
  • le sorveglianze di popolazione dedicate dell’attività fisica
  • il trasporto attivo
  • lo sport
  • i determinanti dell’attività fisica
  • gli esiti di salute
  • i comportamenti sedentari

A livello globale, il 23% degli adulti e l’81% degli adolescenti (di età compresa tra 11 e 17 anni) non soddisfano le raccomandazioni globali dell’OMS su attività fisica per la salute. Secondo i dati del 2019 del sistema di sorveglianza Okkio alla salute:

(OKkio alla SALUTE è un sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l’obesità e i fattori di rischio correlati nei bambini delle scuole primarie dai 6 ai 10 anni)

Secondo le attuali linee guida dell’OMS  i bambini e gli adolescenti di età compresa tra i 5 ei 17 anni dovrebbero praticare:

WHO guidelines on physical activity and sedentary behaviour; 2020
  • almeno 60 minuti di attività fisica quotidiana di intensità moderata-vigorosa
  • esercizi di rafforzamento dell’apparato muscoloscheletrico (rinforzo muscolare) almeno 3 volte/settimana
  • limitare il tempo trascorso di sedentarietà, in particolare la quantità di tempo trascorso davanti allo schermo

In particolare tra gli adolescenti italiani si registrano livelli di sedentarietà superiori alla media europea, che non possono essere semplicemente attribuiti al fenomeno della “generazione digitale”. Esiste in questa fascia di età un mutamento di interessi, oltre ad un impegno accresciuto negli studi, si verifica spesso anche l’abbandono (drop-out) sportivo. I ragazzi reagiscono spesso alla selezione precoce, alle aspettative insostenibili, alla mancanza di divertimento e di socialità abbandonando l’attività sportiva e assumendo uno stile di vita sedentario. (Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione; 2019)

Uno stile di vita attivo durante la gravidanza contribuisce già al benessere del nascituro. L’influenza dello stile di vita dei genitori e del contesto ambientale nella primissima infanzia hanno un ruolo chiave nel determinare lo stato di salute negli anni successivi a questa fase. Dopo la nascita, fin dai primi mesi, il neonato può essere aiutato a muoversi e, in seguito, incoraggiato a fare giochi di movimento, assicurando anche un sufficiente numero di ore di sonno. È importante intervenire precocemente perché il bambino acquisisca, in modo piacevole e come un gioco, uno stile di vita attivo. L’inattività fisica, associata ad una non corretta alimentazione, oltre a comportare un bilancio energetico positivo con conseguente sovrappeso e/o obesità, attraverso meccanismi di tipo epigenetico, comporta una diminuzione della funzionalità del meccanismo aerobico di utilizzazione dei grassi a scopo energetico da parte delle cellule muscolare. (Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione; 2019)

Va ricordato inoltre che la salute in in queste fasce di età (passaggio fase pre-puberale a puberale) passa anche dall’intercettare e prevenire l’insorgenza di alterazioni paramorfiche e dismorfiche.

Nell’età adolescenziale infatti si osserva ancora uno squilibrio morfologico e funzionale dato dall’impatto dei cambiamenti fisici e fisiologici tipici dell’età evolutiva. Questo implica una rielaborazione degli schemi motori in precedenza acquisiti. Una scelta adeguata dell’entità del carico e della ripetizione degli esercizi promuove la resistenza e il potenziamento muscolare, attraverso per esempio esercizi a carico naturale (traslocazioni in piano, in salita, in gradinate, in ostacoli bassi), esercizi di opposizione e resistenza, esercizi ai grandi attrezzi, differenziati, ove opportuno anche nella tipologia (palco di salita, scale, spalliere, ecc.). L’acquisizione dell’automatismo del gesto efficace, suscettibile di adattamento a situazioni mutevoli porta alla destrezza, mentre il graduale aumento della durata e dell’intensità del lavoro, a sua volta giova in particolare al miglioramento delle funzioni cardio-respiratorie.

In particolare:

Promuovere e facilitare l’attività fisica nei bambini oggi significa prevenire e mantenere la salute negli adulti del domani. Richiede una pluralità di azioni che devono coinvolgere diverse figure, ciascuna con uno specifico ruolo. A partire dalla famiglia, dalla scuola, dagli operatori sanitari e professionisti del movimento qualificati che collaborando in una rete virtuosa di relazioni intersettoriali, con interventi educativi programmati di medio e lungo termine, devono avere come obiettivo la salute sia in funzione della formazione globale dell’adolescente e del progressivo miglioramento delle capacità motorie che il consolidamento di uno stile di vita sano e attivo.

Bibliografia:

Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione; 2019

GLOBAL ACTION PLAN ON PHYSICAL ACTIVITY 2018-2030 More active people for a healthier world

Who Guidelines on physical activity and sedentary behaviour; 2020

Istituto Superiore di Sanità EpiCentro – L’epidemiologia per la sanità pubblica; Ilaria Luzi – Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute; 2020